UNDERWATER

UNDERWATER

C’è qualcosa oltre la pelle,

dentro gli organi viventi,

il sangue e le ossa:

sai che  da questo interno ci passa l’aria.

Esiste  un richiamo, 

un campo di luce in fondo,

dietro gli archi delle ossa,

vicino alla capsula del cuore,

è il labbro di un bambino che 

allarga le pareti per prendermi la mano,

che mi dice piano 

appena sopra la cresta del bianco,

appena sopra di lui

come un alieno con gli occhi del

ricamo e del sangue. 

Gravita chiuso in mezzo allo sterno 

dentro un calore ancora illeso ed 

è un pianeta alle sbarre che si sporge  

al taglio disossato degli occhi e

mi dice ora atterro sul labbro con tutto l’apparato del cielo.

Io lo guardo dentro lo spazio degli organi

ed è la voce della prima parola,

quella che sussulta di fronte al buio e 

assomiglia alla fiamma di una candela

Vanna Carlucci

 

 

 

 

 

Previous
Next

C’è un centimetro di mare mosso nei polsi di ognuno.